ARREXINISI è un progetto di Beatrice Favaretto che ho avuto il piacere di curare e montare, prodotto da Ginko Film, e sostenuto da No-Arte e dal Comune di San Sperate. L’installazione sarà inaugurata sabato 3 giugno 2023 e resterà aperta fino all’11 giugno, dalle 10 alle 19. ARREXINISI è un installazione site-specific che esplora la relazione tra vita e morte, all’interno della comunità di San Sperate (CA).
Il progetto prende spunto dalla ricerca iniziata nel 2015, inizialmente relegato a una dimensione intima e familiare, per espandersi ora in una forma più ampia e articolata.
ARREXINISI apre una riflessione sulle tematica della morte e della ricerca dell’immortalità dell’uomo. I soggetti delle interviste Enrichetto Schirru, Gesuina Seu, Fiorenzo Pilia, Ida Pillittu si confrontano con le loro prospettive future, in un viaggio attraverso le loro origini e credenze.
La lingua principale è il sardo che,attraverso il suo vocabolario simbolico, si fa portavoce della storia di una determinata area geografica. In Arrexinisi entra in gioco non solo la dimensione personale di ogni individuo ma la necessità di salvaguardare il proprio patrimonio storico e culturale, preservare la lingua che ci definisce come parte di una comunità e di depotenziare la paura ed il concetto di morte. In un viaggio nelle loro vite, quattro protagonisti si raccontano invertendo la linea del tempo, in un’atmosfera a tratti onirica ed inquietante.
Beatrice Favaretto (Treviso,1992). Nel 2015 si Laurea presso l’Accademia di Belle Arti di
Venezia, nel 2018 ottiene una laurea specialistica in Nuove Tecnologie per l’arte – Cinema
e Video Arte presso l’Accademia di Belle Arti di Brera.
Pur utilizzando il video come medium principale, la sua ricerca attraversa diversi linguaggi
come editoria indipendente e fotografia d’archivio, ponendo particolare attenzione
a tematiche legate alla caducità del corpo e all’esperienza della sessualità.
Le sue mostre recenti includono: 2022, Nel paese delle ultime cose, a cura di Caterina
Taurelli Salimbeni, NAM – Not a museum, Firenze; 2022, Poison Green, Gallerie di San
Marco, Venezia; 2022, Premio Artists’ Film Italia Recovery Fund curato dallo Schermo
Dell’Arte, GAMeC, Bergamo; 2021, CLAMOR, Sala Santa Rita, Roma; 2021, ArtCity
Bologna, a cura di Caterina Molteni e Lorenzo Balbi, Cassero LGTBI+, Bologna; 2021,
PRIME TIME, a cura di Adrienne Drake, Ilaria Gianni e Maria Alicata, Fondazione smART,
Roma; 2019, Indistinti Confini, Cinema Giorgione, Venezia.
Nel 2021 è tra i finalisti della prima edizione delle BiennaleCollegeArte curata da Cecilia
Alemani e Marta Papini; Nel 2020 ha vinto con The Pornographer il Premio Artists’ Film
Italia Recovery Fund promosso dallo Schermo Dell’Arte; l’opera è entrata in collezione
della GAMeC di Bergamo; ed è stata finalista al Ducato Prize2020.